🎨 Arnaldo Pomodoro: l’arte che rivela l’invisibile
🎨 Arnaldo Pomodoro: l’arte che rivela l’invisibile
Nato a Morciano di Romagna il 23 giugno 1926 e scomparso il 22 giugno 2025, Arnaldo Pomodoro ha rappresentato una delle voci più importanti della scultura contemporanea italiana . Cresciuto tra geometria e arte, inizialmente si dedicò alla gioielleria e al teatro, per poi trovare nel bronzo la sua cifra espressiva distintiva .
L’opera più iconica, la Sfera con Sfera (Sphere Within Sphere), nasce nel 1966 per l’Expo di Montreal. Da lì, queste sfere incrinate, simbolo del contrasto tra perfezione esteriore e complessità interna, hanno conquistato piazze e piazzali in tutto il mondo — dal Vaticano all’ONU, passando per università e musei.
🛠️ Linguaggio e visione
Pomodoro amava «rompere le forme perfette per rivelarne il nucleo», creando una tensione visiva che unisce mirada e introspezione. Le superfici lucide spaccate da fessure suggeriscono universi meccanici o organici, riflesso della fragilità umana e della tensione tra tecnologia e natura .
🌍 Impatto globale
Oltre alle sfere, Pomodoro ha realizzato colonne, dischi monumentali e strutture architettoniche, spesso integrate in spazi urbani e naturali. Ha esposto in quasi tutti i continenti e ha insegnato arte alla Stanford University, UC Berkeley e Mills College
🏛️ Un’eredità vivente
Nel 1995 fonda la Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, un centro culturale dedicato alla conservazione, alla ricerca e alla promozione della scultura contemporanea . Anche dopo la sua scomparsa, la sua eredità continua a ispirare: le sue opere raccontano la complessità del nostro tempo con eleganza, potenza visiva e profondità filosofica.
Pomodoro ci ha insegnato che l’arte non è soltanto immagine, ma un incontro tra visibile e invisibile, ordine e caos, superficie e nucleo. Le sue sculture ci invitano a guardare oltre, a cercare bellezza anche nelle crepe, e a riflettere sulla nostra natura umana.