The Bookish: la rivoluzione silenziosa delle pagine
The Bookish: la rivoluzione silenziosa delle pagine
In un mondo iperconnesso, dove tutto scorre veloce e lo sguardo si consuma sugli schermi, c’è chi trova ancora rifugio tra le righe. The Bookish, uno dei titoli più inaspettati della Italian Global Series, celebra proprio questa resistenza gentile: quella dei lettori, dei sognatori, di chi trova nella carta stampata non un’evasione, ma un ritorno a sé.
Una protagonista fuori dal tempo
La storia ruota attorno a una giovane donna schiva, ironica, un po’ goffa ma disarmante: la “bookish”, l’amante dei libri per antonomasia. Non è una ribelle nel senso classico. Non alza la voce, non corre rischi apparenti. Eppure, sfida ogni giorno un mondo che le dice che leggere non serve, che il silenzio è debolezza, che l’immaginazione è un lusso.
Lei risponde sfogliando. Sottolineando. Perdutamente assorta in vite che non sono sue, ma che la salvano ogni volta.
Una storia d’amore (ma non come te l’aspetti)
The Bookish non racconta una storia d’amore convenzionale. O forse sì, ma è l’amore per le parole, per la curiosità, per le domande senza risposta.
Tra biblioteche dimenticate, tazze di tè tiepide e dialoghi brillanti, il film costruisce una narrazione fatta di sfumature: quella tra la protagonista e il mondo, quella tra lei e chi tenta di capirla, quella tra ciò che si legge e ciò che si vive.
Un’Italia letteraria e contemporanea
Ambientato in un’Italia piena di angoli nascosti, librerie indipendenti e città che sembrano fatte per essere lette prima che vissute, The Bookish regala una prospettiva inedita sul nostro Paese.
Non è un’Italia da copertina, ma quella degli scaffali impolverati, dei quaderni pieni di appunti, dei treni regionali letti con un romanzo in mano.
Un’Italia che parla piano, ma sa arrivare lontano — e che la Italian Global Series ha voluto portare sullo schermo per mostrare che la cultura non è mai fuori moda.
Il potere gentile delle storie
Il film non ha bisogno di grandi effetti o colpi di scena per lasciare il segno. Il suo potere è quello di un passaggio sottolineato a matita, di una frase che resta in mente a distanza di giorni.
The Bookish ci ricorda che leggere non è fuggire, ma scegliere un altro modo di restare. E che a volte, le persone più silenziose sono quelle che hanno già vissuto mille vite — tra le pagine di un libro.