Castagne a Marrodi: sapori d’autunno tra tradizione e natura
Quando l’autunno colora le colline di toni caldi e l’aria si fa più fresca, a Marrodi arriva il tempo delle castagne. Un piccolo borgo immerso nel verde dell’Appennino romagnolo, dove ogni anno la raccolta delle castagne diventa un rito che unisce memoria, convivialità e gusto.
Un frutto che parla di bosco e di storia
Le castagne di Marrodi non sono semplici frutti: sono parte dell’identità del territorio. Crescono nei castagneti secolari che circondano il paese, in un ambiente incontaminato che regala qualità e sapore autentico. Raccolte a mano come si faceva una volta, vengono poi seccate lentamente nei “metati” – le tradizionali casette in pietra dove il fuoco a legna le asciuga dolcemente per giorni.
La festa che profuma di camino e allegria
Ogni ottobre, le vie di Marrodi si animano con la Festa della Castagna, un appuntamento imperdibile per chi ama i sapori genuini e le atmosfere di paese. Tra bancarelle di prodotti locali, caldarroste fumanti, vin brulé e musica tradizionale, si riscopre il piacere dello stare insieme e del vivere il territorio con lentezza.
Non solo caldarroste: mille usi in cucina
La castagna è un ingrediente sorprendente. A Marrodi viene usata per preparare zuppe rustiche, polente dolci, marmellate e perfino birre artigianali. E poi c’è la farina di castagne, perfetta per torte, biscotti e il celebre castagnaccio: un dolce povero ma ricco di sapore, che racconta la cucina contadina di una volta.
Un’occasione per scoprire il territorio
Venire a Marrodi in autunno è anche un’opportunità per immergersi nella natura. Sentieri tra castagneti, percorsi panoramici e agriturismi accoglienti fanno da cornice a un’esperienza autentica e rilassante. Qui il tempo sembra rallentare, e ogni passo tra i boschi sa di terra, di legna e di silenzio.
A Marrodi, l’autunno ha il sapore della castagna
Tra tradizioni che resistono, sapori che scaldano e paesaggi che incantano, le castagne a Marrodi sono molto più di un prodotto tipico: sono l’essenza di una stagione e di un modo di vivere. Un invito a tornare alle cose semplici, vere. E a gustarle lentamente, come si fa solo nei luoghi che sanno accogliere.