A 14 km da Riccione c’è Gradara: il Borgo dei Borghi 2018, per la trasmissione il Kilimangiaro e il suo pubblico è il più bello d’Italia.
Quando arrivi a Gradara, ti trovi catapultato in un’atmosfera d’altri tempi, dominata da una pace e quiete surreale.
Vorrei suggerirti le cose da vedere a Gradara:
formata da un quadrilatero con torri angolari. Fu prima una fortezza militare, poi trasformata in residenza nobiliare dalle potenti famiglie nella dominazione del territorio: i Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere.
Appena si supera il ponte levatoio si entra nel cortile, di fronte al Mastio, la torre più possente del castello.
Entra nelle sale:
Potrai passeggiare su un tratto della cinta muraria, dalla quale si gode di una stupenda vista panoramica e si può ammirare la struttura delle mura, con le sue feritoie e la merlatura.
Non si può vedere Gradara senza conoscere la storia di Paolo e Francesca, che tanto ha appassionato scrittori, poeti, artisti, pittori e musicisti, da Dante Alighieri a Francesco Petrarca da Giovanni Boccaccio a Ugo Foscolo, da Silvio Pellico a Giosuè Carducci, da Giovanni Pascoli a Gabriele D’Annunzio. Sentirla raccontata da una guida esperta è come fare un tuffo nel passato rivivendo emozioni e sensazioni d’altri tempi.
Paolo e Francesca sono due personaggi realmente esistiti.
Francesca sperava che il padre le trovasse uno sposo gradevole e gentile, invece lui, nel 1275, decise di dare la mano di sua figlia a Giovanni Malatesta (detto Giangiotto, Giovanni zoppo) che lo aveva aiutato a cacciare i suoi nemici.
Per evitare il possibile rifiuto da parte della giovane Francesca i potenti signori di Rimini e Ravenna tramarono l’inganno: mandando a Ravenna Paolo il Bello, fratello di Giangiotto.
Francesca accettò con gioia ed il giorno delle nozze, pronunciò felice il suo “sì” senza sapere che Paolo la sposava “artificiosamente” per conto del fratello Giangiotto. Francesca ben presto si rassegnò ed ebbe una figlia.
Paolo, che aveva possedimenti nei pressi di Gradara, spesso faceva visita alla cognata e si rammaricava di essersi prestato all’inganno!
Uno dei fratelli, s’accorse degli incontri segreti tra Paolo e Francesca e avvisò Giangiotto, il quale, ogni mattina, partiva per Pesaro ad espletare la sua carica di Podestà, per far ritorno a tarda sera. Finse di partire, ma rientrò da un passaggio segreto e, mentre Paolo e Francesca leggevano estasiati la storia di Lancillotto e Ginevra,“come amor li strinse”, si diedero un casto bacio. Proprio in quell’istante Giangiotto aprì la porta e accecato dalla gelosia estrasse la spada. Paolo cercò di salvarsi passando dalla botola, ma il vestito gli si impigliò in un chiodo, dovette tornare indietro e, mentre Giangiotto lo stava per uccidere con la spada, Francesca gli si parò dinnanzi per salvarlo e così uccise entrambi.
Gli sventurati amanti vengono così immortalati da Dante nella Divina Commedia – V canto dell’Inferno, perché macchiati di un peccato gravissimo, ma li fa vagare assieme.
lasciati avvolgere dalla magia di Gradara, percorrendone i vicoli e le vie, perditi lungo la via dell’amore tra baci e abbracci e non mancare il percorso chiamato “Monte delle Bugie” che attraversa la parte opposta del paese, in mezzo ad un bosco e da dove si può ammirare un panorama mozzafiato da Gabicce fino a Cesenatico.
Per fare un viaggio nel Medioevo visita il museo storico di Gradara, oggetti antichi e documenti storici attraverso i quali potrai rivivere la storia della città e non solo.
Il giardino degli Ulivi lo trovi in via dei Cappuccini con i suoi affascinanti ulivi secolari.
Io di Gradara mi sono già innamorata! e tu…ci sei già stato? Quando ci andrai…raccontatemi le tue impressioni…